amori solidi
forno, ore diciannove e quaranta, faccia al muro in un angolo mando giù merenda clandestina precena. pizza pesto parmigiano e patate di nascosto dalla donna che mi aspetta a casa, sempre io ma un po’ più rispettabile. poi entra lui, lo riconosco senza guardare, posa i piedi e in un attimo esiste solo il presente. attende con […] leggi...
le stelle lustre e belle
si era svegliata alle tre. e non c’era bisogno di accendere il lume per capire dove infilare i piedi. conosceva a memoria gli incastri, con le dita ripassava gli spigoli, prima ancora di sbatterci il naso con la punta dell’indice incontrava gli infissi. se non torna entro un quarto d’ora meglio lasciare il letto, diceva il dottore alla televisione. e infatti […] leggi...
inverno
quando l’aereo decolla posso finalmente ricordarmi come uscire scalza dalla mia pelle e svestirmi di quella che so di essere. mi sento vicina mentre mi guardo in lontananza diventare piccolissima, in un legame che si rinsalda negli allentamenti tra me e me. eccomi lì, sono qui, la stessa, un’altra, seduta dentro la pancia dell’inverno, nel ventre della […] leggi...
storia breve di orrore e di paura
mangiare i mirtilli. cambiare stanza e farsi una doccia. sputare sangue violetto nella doccia. sputare nuovamente nella doccia. accertarsi che si tratta proprio di sangue violetto. eh sì, proprio sangue, e per di più violetto. pensare che non avresti immaginato di morire di ansia e tubercolosi nella doccia la sera di halloween. prima di morire […] leggi...
da qualche parte nel mondo
a telefono dice sono marocchina io, te le do col dritto e col rovescio. lo capisci il marocchino? sono sul treno non mi va di parlare. inizia a parlare in marocchino. è bella. è sicura come solo a vent’anni. alcune frasi le dice in italiano. e a un certo punto ride. io dicevo, racconta. io […] leggi...
scherzetto
avrei voluto travestirmi, andare a ballare. ma loro hanno fatto prima. devono essere entrati quando ho scostato un poco la finestra del bagno, dopo la doccia, per lasciare uscire il vapore. devono essersi infilati nella vasca e poi oltre, in quel momento, quatti quatti. devono essersi venuti a sedere sulle braccia, sulle gambe, sui polmoni. […] leggi...
sulla giostra volante
stanotte guidavo una Marbella con accanto la mia amica che sogna sempre che perdiamo le valigie. in mezzo a noi, seduto sul freno a mano, per la precisione, c’era ET con i capelli blu e le unghie lunghe che ci dava indicazioni muovendo le braccia nell’abitacolo, ma molto lentamente. ce ne andavamo per la città di […] leggi...
storia breve di una strega
nel mondo dove due rette parallele non s’incontrano e per due punti passa una linea sola, mi chiesero di scegliere tra le parole e le cose. come avrei potuto. le cose mi parlavano continuamente, e le parole facevano cose. allora mi chiesero di separare le spine dalle rose. impossibile, risposi, senza rosa non c’è spina che tenga. […] leggi...
Spremute senza zucchero di Claudia Bruno - © Tutti i diritti riservati
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