sono venuta per testimoniare
che lavoro fai?
la spogliarellista.
ma veramente?
sì.
nel senso che ti togli i vestiti?
nel senso che mi metto a nudo.
e perché lo fai?
ci sono già così tanti strati a separarci.
sì, ma perché tu?
perché mi viene bene. e se mi sbuccio un po’ – vedi, così – l’incontro avviene. non m’interessa nient’altro che questa intima estraneità.
e allora cosa ci sei venuta a fare qui? in questo mondo dico.
sono venuta per testimoniare.
per testimoniare cosa?
la bellezza. sono venuta per testimoniare la bellezza.
che significa?
significa che se tu guardi avanti, io indico di lato. è un lavoro preciso, quello di noi che indichiamo di lato.
e a che serve?
serve che se tu guardi la strada, io ti dico “guarda lì, papaveri”. e se tu guardi le buche, io ti domando del cielo. e se tu guardi i vestiti, io mi metto a nudo.
ma così andiamo a sbattere.
può darsi, ma devi metterlo in conto.
cosa?
di andare a sbattere. per vivere devi rischiare di morire, così è il gioco, non barare per favore.
e dunque tu sei qui per questo.
sì. e questo è tutto.
Illustrazione:Passage Initiatique, Dominique Fortin
questa spremuta è tratta da: ingredienti:
3 Comments
dire che mi piace è riduttivo. ma tanto.
grazie mammamsterdam!
Non l’avevo ancora considerato, massì mi hai convinto, farò anch’io lo spogliarellista.