non lo sai ancora

di claudia bruno

da bambina a trent’anni ti vedi camminare con quei lunghi cappotti che solo una donna sicura può indossare, avanzare con passo deciso per i viali alberati. aspirare boccate di fumo da sigarette sottili all’ingresso della Rinascente, di notte spogliarti davanti alla finestra di un grattacielo di Tokyo, imparare l’amore dai marsupiali australiani all’ombra di un largo cappello, a volte infilare guanti di pelle un po’ stretti con cui attorcigliare i capelli guardando fuori dai vetri bagnati di un taxi. in ogni caso, di sottofondo, c’è sempre il silenzio. quell’importante silenzio interrotto di tanto in tanto dalle brevi frasi che sussurri in un italiano standard quasi francese, conturbando i presenti con la tua voce di velluto e quell’espressione faticosamente conquistata in anni di tormentata esistenza.

non lo sai ancora. che sei ‘na poraccia, fai la spesa all’Ins, parli come Verdone e è tutto ‘no sforzo infinito pe’ cercà de coprì le urla dei figli delle amiche.

io so’ afona de famiglia, so’ stanca.

non-lo-sai-ancora

Illustrazione: Christopher Delorenzo

questa spremuta è tratta da: ingredienti: