saluti da Londra sud

di claudia bruno

insomma alla fine mi ritrovo a fare ginnastica in acqua in mezzo a una classe di cinquanta-settantenni inclusa la maestra che avevo scambiato per la responsabile del club del cucito e che appena mi vede entrare mi avverte, non spaventarti mi piace cantare e mi piace il reggae. tempo dieci minuti e sono al centro di un rave party multiculturale dedicato a Millie Small tra le giganti nere che a ogni gambata gridano my boy lollipop you make my heart go giddy up e le asio-british-indiane che gli rispondono I love ya, I love ya, I love ya so but I wanted you to know. e in tutto questo la boss del cucito con tanto di occhiali per la presbiopia, che con i piedi tiene il conto degli esercizi e con le mani dirige il piccolo coro dell’Antoniano. sono confusa, guardo l’orologio e segna le nove del mattino, di sicuro sono ancora a letto ed è tutto un frullato onirico-esistenziale partorito dal mio inconscio per farmi sapere che ho paura di invecchiare e che non muovo il culo da troppo tempo. quando poi la boss del cucito mi chiama per nome urlando che devo stare attenta e spingere le braccia a modino capisco che invece, purtroppo, è tutto vero.

londrasud

Illustrazione: Pinterest

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